IL CASO DI LEONIDA MARIA TUCCI: INTERVISTA ALLA MOGLIE.

Il Senatore ORESTE TOFANI accusato di mobbing nei confronti di Leonida Maria Tucci, ex addetto stampa del gruppo AN al Senato

Il Sen. ORESTE TOFANI

 della Repubblica.

Tucci è ora ricoverato, in preda ad una forte depressione, a causa delle ingiurie e del licenziamento ILLEGITTIMO perpetrato e voluto fortemente da Oreste Tofani, senatore del PDL.

La moglie Giulia Ruggeri ha parole forti contro di egli.

Signora Giulia, perchè il Sen. Tofani ce l’ha con suo marito?

Bella domanda!!! Ce lo chiediamo pure noi!!! Bisognerebbe chiederlo a Tofani!!! Noi possiamo solo provare ad immaginare il perchè di tanto astio. Dovrebbe essere una cosa vecchia, che risale al lontano 1998, quando Tofani era un semplice collaboratore del gruppo AN. Già a quell’epoca, per una mera discussione in merito a delle dichiarazioni rilasciate da Fini, i diversi punti di vista tra mio marito e Tofani, spinsero quest’ultimo addirittura a minacciare Leonida dicendogli “Ti aspetto fuori!!!”, calunniandolo e diffamandolo agli occhi del presidente di allora, Maceratini, e dei colleghi. Ripeto: bisognerebbe chiedere a Tofani il perchè di tanto odio!!! Probabilmente perchè Leonida ha sempre avuto una sua personalità e non è mai stato un suddito, uno schiavo, uno scendiletto, uno zerbino!!! Lui, per ottenere dei riconoscimenti, puntava sulla bravura, sulla professionalità, sulla competenza e sulla disponibilità al lavoro, e non sulla leccaculaggine e sul servilismo!!! Forse è per questo che Tofani ce l’ha con mio marito!!! Forse ci sono di mezzo invidie e complessi di inferiorità… Vallo a sapere!!!
D’altronde è risaputo, nell’ambiente, che Tofani è una persona spregevole. Infatti, ricevo quotidianamente e-mail da gente di Alatri (collegio di Tofani) che me ne dice di tutti i colori sul nostro, dipingendolo come un individuo cattivo, malvagio, prepotente, arrogante, affetto da delirio di onnipotenza!!!

Chi è il Senatore che ha assistito in giudizio Tofani contro suo marito?

Il Sen. Avv. GIUSEPPE VALENTINO (pubblicheremo la biografia di Valentino, ndr).

Quali sono le condizioni psicofisiche di Leonida in questo momento?

Le condizioni di salute di Leonida sono gravi. E’ in cura presso un Dsm, seguito mensilmente da uno psichiatra e settimanalmente da una psicoterapeuta, è imbottito di psicofarmaci, non esce mai di casa, sta tutto il giorno al letto o sul divano, non ride mai.

In che data suo marito è stato sollevato dall’incarico?

Formalmente il 1° aprile del 2006, quando è stato assunto con la qualifica di impiegato di quarto livello del settore commercio; sostanzialmente quando è stato sbattuto in segreteria ad imbustare lettere e rispondere al telefono nel luglio 2006.

E’ QUESTO L’USO CHE FANNO GLI ONOREVOLI DEL LORO PRIVILEGIATO POSTO?! RIFLETTIAMOCI TUTTI.

LA STORIA DI LEONIDA MARIA TUCCI

Pubblichiamo la storia di Leonida Maria Tucci, scritta da Giulia Ruggeri, la moglie, che meglio non poteva esprimere lo stato d’animo della famiglia e meglio non poteva narrare le vicende.

“Mio marito, Leonida Maria Tucci, ha cominciato a lavorare presso il gruppo parlamentare di Alleanza Nazionale, al Senato della Repubblica, nel lontano 1994.
Era un ragazzo, all’epoca, pieno di aspettative e con un’immensa fiducia nel futuro. Sin dall’inizio, il compito affidatogli era quello di addetto stampa all’interno dell’ufficio stampa. Ovviamente all’inizio non sapeva neanche cosa fossero le agenzie di stampa. Ma, ben presto, cominciò ad impratichirsi tanto che in breve tempo molti senatori si rivolgevano a lui, piuttosto che ad altri, perché contenti e soddisfatti del lavoro che svolgeva. Ovviamente tutto ciò, a lungo andare, aveva scatenato le invidie di alcuni colleghi, che cominciarono a diffamarlo, mandando in giro maldicenze sul suo conto, lo emarginavano, tentavano di metterlo in cattiva luce agli occhi dei senatori e del presidente del gruppo di allora. Ma lui andava avanti perché avvertiva la stima da parte di molti parlamentari che, avendolo conosciuto, lo apprezzavano e gli volevano bene. Leonida lavorava dal lunedì alla domenica 12 ore al giorno. Non si fermava mai. Mi diceva sempre: “Lasciami seminare, lasciami seminare… un giorno raccoglierò i frutti del mio lavoro”. Il suo era un investimento per il futuro. Aveva un progetto valoriale da seguire. La sua abnegazione per il lavoro faceva spavento. Io mi arrabbiavo con lui perché mi trascurava per colpa del lavoro. Mi definivo la “vedova bianca”. Non c’erano sabati né domeniche. Non c’è stato neanche il viaggio di nozze. Addirittura quando nacque la nostra prima figlia, dopo un’ora dovette scappare per correre a scrivere un comunicato.

Leonida Maria Tucci e la moglie, Giulia Ruggeri

Il giorno prima del nostro matrimonio, lui stette al lavoro fino alle 10. Era sempre a disposizione. Anche quando era malato con la febbre a 39. E tutto questo cosa ha portato? Lavorava tanto nella speranza che un giorno venisse premiato. Invece quel giorno non è mai arrivato. Come è stato ripagato???
Leonida è stato spremuto come un limone per 14 lunghi anni, è stato usato fino alla consunzione e poi gettato via e calpestato come una pezza da piedi, stuprato nella sua dignità e nei suoi diritti umani e civili!!! Gli uomini di AN, grazie al lavoro di Leonida, hanno intessuto relazioni, hanno acquisito considerazione e prestigio, hanno ottenuto incarichi, hanno fatto carriera politica, hanno guadagnato più soldi, hanno preso più voti. Quegli stessi uomini, insieme ai loro complici del Pdl, hanno ringraziato Leonida facendolo ammalare gravemente e buttandolo in mezzo ad una strada…
Leonida è stato sfruttato come giornalista, ma veniva sottopagato con contratti Co.co.co.. Contratti che gli furono rinnovati per ben 16 volte consecutive… !!! In 14 anni, più e più volte gli era stato promesso di essere assunto come giornalista, come d’altronde era successo ad altri suoi colleghi. Andava avanti nella speranza che le promesse fattegli fossero mantenute. E intanto gli anni passavano e la famiglia si formava e cresceva: si sposava, nasceva la prima figlia e dopo qualche anno il secondo. Ma tutto rimaneva immutato.
Fu assunto soltanto il 1 aprile del 2006, ma non come giornalista bensì come impiegato di IV livello (sic!) e sbattuto in segreteria a imbustare lettere e rispondere al telefono… !!! E nonostante tutto, pure questo lavoro lo faceva bene… Durante i trent’anni di esistenza del gruppo MSI-AN, nessun dipendente aveva avuto la visita del medico fiscale. Chi è stato il primo? Ovviamente Leonida. Perché il tentativo principale era quello di farlo recedere dal suo posto di lavoro, sfiancandolo, vessandolo, perseguitandolo. Già nel 1998 si tentò di farlo fuori: colui che poi, nel 2006, sarebbe diventato il capo del personale, ed altri, andarono dall’allora presidente del gruppo a gettare fango su Leonida. Tanto che lo stesso capogruppo, senza neanche sentire ragioni, provò a mandarlo via. Solo grazie all’intervento di alcuni senatori, che avevano imparato ad apprezzare Leonida e sapevano come lui lavorava, con quale impegno e con quale passione, si riuscì a sventare questa ingiustizia. E solo davanti alle proteste di queste persone, il presidente del gruppo si vide costretto a tornare sui propri passi, ma lo spostò in un’altra sede (cioè in un “loculo” presso il palazzo dell’ex Hotel Bologna, sempre di proprietà del Senato della Repubblica), anche se con le medesime mansioni: addetto stampa all’interno dell’ufficio stampa del gruppo.
Il 19 aprile del 2007, dentro la mia famiglia è stata sganciata una bomba che ha lasciato segni indelebili. Mi riferisco all’indegna, ignobile sospensione di 10 giorni dal servizio e dallo stipendio inflitta a Leonida, con l’accusa infamante di andare in giro a maltrattare e picchiare le colleghe. Questo colpo è stato letale. Questa sanzione disciplinare fu un vero e proprio atto di mobbing teso ad eliminare Leonida, una volta per tutte, dal posto di lavoro. Ovviamente tale sanzione disciplinare è stata impugnata e il 20 ottobre 2008 è stata emessa la sentenza che l’ha annullata, dichiarandola illegittima e ingiusta.
Le conseguenze furono e sono ancora oggi devastanti. Leonida ha avuto un tracollo psicofisico, è caduto in una profonda depressione, anche per aver preso coscienza che il suo lavoro, il suo seminare, la sua costanza, la sua passione non lo avevano portato dove aveva sperato. Leonida si è visto svanire tutto ciò per cui aveva lottato nel corso della sua vita: la dignità, la possibilità di poter provvedere egli stesso alla sua famiglia, ai suoi figli; la soddisfazione di vedersi e sentirsi integrato nella società come persona che è capace di dare un contributo. Ma tutto questo gli è stato tolto, e continuano perpetrando la tortura. Anche contando sui tempi biblici, anti-umani della (mala)giustizia italiana.
D’altronde, quale era il disegno luciferino dei carnefici di Leonida? Quello di isolarlo, di emarginarlo, di calunniarlo, di umiliarlo, di renderlo ridicolo agli occhi degli altri, di indurlo ad una inattività forzata. Per farlo fuori, per distruggerlo psicologicamente. Miravano ad annientarlo dal “di dentro”. E tutto questo, davanti agli occhi di colleghi spesso conniventi o vigliacchi. Il mobbing è un assassinio che non lascia né cadaveri né armi. Quando si uccide qualcuno, il morto diventa la prova di un reato sul quale gli organi competenti dovranno indagare per scoprirne i responsabili. Quando una persona è mobbizzata, è torturata psicologicamente, la si uccide, la si ammazza, la si trucida senza sporcarsi le mani di sangue.
Leonida è in cura, a tutt’oggi, presso un Dipartimento di Salute Mentale ed è seguito sia da uno psichiatra che da una psicoterapeuta. Hanno dovuto imbottirlo di psicofarmaci.
Non paghi di tutto questo, il capo del personale lo ha pure querelato per diffamazione. Non dimenticherò mai quel giorno che suonarono i Carabinieri a casa per consegnare a Leonida la notifica. Mia figlia si spaventò e cominciò a piangere per paura che fossero venuti a portare via il padre. Una volta mia figlia mi chiese se il padre ci sarebbe stato il giorno della sua Prima Comunione. Io le chiesi perché mi faceva questa domanda. E lei mi rispose: “Ho paura che i “cattivi del lavoro” lo facciano morire”…
Il giorno in cui ci fu l’udienza a piazzale Clodio, il senatore che lo aveva querelato, e che si era opposto alla richiesta di archiviazione avanzata dal Pm (e poi accolta dal Gip), neanche si presentò. Non si era mai visto un querelato che si presenta in tribunale e sta in prima fila –pur stando a pezzi dentro- e un querelante che non si presenta e se la dà a gambe… !!! Al suo posto venne l’avvocato, anch’egli senatore, che conosceva molto bene Leonida, vista la quantità di comunicati che mio marito gli aveva scritto in 14 anni. Quella mattina non ebbe neanche il coraggio di guardarlo in faccia.
Capii sin dall’inizio che io sarei dovuta essere la “roccia” su cui Leonida si appoggiava, perché sapevo che questa volta non ce l’avrebbe fatta. Sapevo che mi sarei dovuta armare di forza e di pazienza. Che avrei dovuto sorridere, quando lui piangeva. Sostenerlo, quando lui si lasciava andare. Placarlo, quando l’ansia lo pervadeva. Sapevo cioè che avrei dovuto portare avanti io la sua/nostra battaglia. Dovevo farlo anche per i nostri bambini (4 e 8 anni). Per trasmettere loro un insegnamento di vita: non chinare la testa di fronte alla violenza del sopruso e della sopraffazione; non cedere, non arrendersi alla protervia, all’arroganza, alla prepotenza, alla menzogna; combattere affinché la verità e la giustizia vengano ripristinate.
Ed è per questo motivo che ho fondato su Facebook quattro gruppi (“IL MOBBICIDIO DI LEONIDA AL SENATO GRIDA VENDETTA AL COSPETTO DI DIO!!!”, “MIO FRATELLO LEONIDA”, “MA COME FANNO A DORMIRE I CARNEFICI DI LEONIDA?” e “CHIEDIAMO LE DIMISSIONI DEL SENATORE ORESTE TOFANI”) e una pagina fans (“Leonida Maria Tucci (il coraggio di denunciare)”), che, in totale, hanno superato i 10.000 iscritti!!! Ogni giorno riceviamo toccanti manifestazioni di solidarietà e di affetto da parte di tante persone che ci incoraggiano ad andare avanti, a non mollare. Ma i soldi non ci sono e non sappiamo più come campare.
Tutto ciò, come si può ben immaginare, è ricaduto sulla famiglia e soprattutto sui bambini (doppio mobbing) che vedevano e vedono il padre stare male, addirittura piangere.
Lo stato di prostrazione di Leonida è talmente profondo che, spesso, non riesce neanche ad alzarsi dal letto. Sta tutto il giorno lì, sotto le coperte, con le persiane abbassate. Non ride mai. E’ diventato come un vegetale, un “cadavere vivente”. E’ stato ucciso nell’anima. La cosa, poi, è andata addirittura peggiorando quando è stato licenziato per ben due volte nel giro di circa 6 mesi, senza neanche regolare lettera di licenziamento: la sua unica colpa era quella di aver vinto la causa e di non aver ceduto allo scandaloso ricatto in base al quale avrebbe dovuto rinunciare ai 14 anni di pregresso (cioè ai suoi diritti), in cambio di un posto di lavoro che già aveva… Quindi alla depressione, dovuta alle infamie subite, si è aggiunta la preoccupazione economica, giacché questo doppio licenziamento illegale, illegittimo, ingiusto, discriminatorio e ritorsivo ha gettato sul lastrico la mia famiglia, che non ce la fa più ad andare avanti.
Ci hanno affamati, addirittura impedendoci inizialmente di poter fruire del sussidio di disoccupazione. Siamo dovuti andare al Monte della Pietà ad impegnarci la fedina di fidanzamento, le crocette che avevano regalato ai bimbi per il battesimo. E le abbiamo perse. Perché non abbiamo avuto i soldi per riscattarle. Spesso non so come mettere insieme il pranzo con la cena.
E tutto questo per cosa? Perché Leonida era un dipendente “scomodo”, un dipendente che lavorava, bene e tanto, mettendo così in luce –giocoforza- la mediocrità di altri.
Tutto ciò è successo in un gruppo parlamentare, al Senato della Repubblica, tempio in cui si fanno le leggi, si inneggia alla legalità, alla solidarietà e alla meritocrazia… La cosa poi intollerabile è che Leonida ha lavorato per gente appartenente ad un partito che si diceva, e si dice tutt’ora, vicino alle famiglie, che difende la famiglia, che addirittura partecipa al “Family day” o organizza convegni con titoli come “La persona prima di tutto”. Ma la famiglia di Leonida e la persona Leonida sono state disintegrate.
A loro non importa niente se a casa c’è una famiglia che sta morendo di fame. Loro usano le loro poltrone non per fare il bene comune, ma per annientare, massacrare, distruggere un lavoratore con la sua famiglia. Gente colpita dal delirio di onnipotenza che pensa di essere al di sopra della legge e di ogni forma di etica e di rispetto umano, convinta com’è di poter fare quello che le pare solo perché seduta su quegli scranni. E poi questi personaggi vanno in televisione a farsi belli e a riempirsi la bocca di parole suadenti sulla famiglia e sui “valori”. E tutto questo solo per estorcere dei voti!!!
E vogliamo parlare, infine, di quelle tre arpie che hanno infamato, calunniato Leonida e che, nonostante abbiano perso la causa, non sono state in alcun modo punite? Anzi, hanno avuto tutte e tre scatti di livello, sono state premiate, hanno fatto carriera, guadagnano più soldi. Se ne vanno in giro contente e felici per il Senato, fregandosene del fatto che, anche per colpa delle loro menzogne, un padre di famiglia muore ogni giorno di più. Che le loro bugie sono ricadute sui nostri figli, costretti a vivere quotidianamente un’atmosfera di mestizia, di tensione, di inquietudine, di preoccupazione, di dolore, di rabbia, di rovello, di parole ripetute ossessivamente. E Leonida? Lui, nonostante abbia vinto una causa civile e una penale, sta a casa, disoccupato e malato e distrutto psicologicamente. Ed è questo che mi spinge a combattere: fino a quando non ci sarà giustizia non mi darò pace. Combatterò al suo fianco per fare in modo che la verità venga ristabilita e che sia restituita a Leonida la dignità che gli hanno strappato.
Chi è costretto a combattere questa battaglia ardua, improba e proibitiva si ritrova da solo, abbandonato a se stesso, senza amici e, spesso, anche senza famiglia.
VERITA’, GIUSTIZIA E DIGNITA’ PER L’UOMO LEONIDA E PER IL LAVORATORE LEONIDA!!!”

Giulia Ruggeri

LO STRANO CASO DI LEONIDA MARIA TUCCI

Da oggi, partirà una nuova inchiesta: questo blog cercherà di far LUCE E GIUSTIZIA sul caso di LEONIDA MARIA TUCCI, un uomo che ha perso soldi, posto di lavoro e una dignità a causa del MOBBING svolto dal suo datore di lavoro, il SENATO DELLA REPUBBLICA.

Leonida assieme alla moglie Giulia

Cos’è il mobbing? Mobbing è un termine inglese, che racchiude tutte le forme e gli atteggiamenti molesti ed illeciti che un datore di lavoro usa per far abbandonare il posto di lavoro dal proprio lavoratore subordinato.
E’ INAMMISSIBILE che tutto ciò accade, ed è ancora più INDIGNANTE che tutto ciò avvenga al Senato.

Andremo fino in fondo, vi racconteremo il passato, faremo luce sui lati oscuri e cercheremo di regalare una speranza a Leonida.

Lo facciamo per sua moglie Giulia Ruggeri e per i suoi due bambini di 4 e 8 anni, che hanno diritto a ritrovare un papà che riacquisti la dignità per vivere.

Da oggi i Distillatori racconteranno questa vicenda, e racconteranno la vergogna che esiste in Italia, dove una tale storia non viene raccontata nè da giornali, nè da radio, nè da televisioni, ma solo da pochi appassionati nel web. VERGOGNA!

Scritto da MASSIMILIANO PISCOPO e ANGELO GIANFREDA

2012 PUNTATA 4

 Sequenze di lettere equidistanti nel libro della Genesi, opera dei matematici israeliani Doron Witztum, Yoav Rosenberg ed Eliyahu Rips. Questo lavoro di analisi statistica ha confermato un’osservazione che era stata fatta per la prima volta dal rabbino di Praga H.M.D. Weissmandel, secondo il quale

“se saltiamo 50 lettere, altre 50 e altre 50 ancora, all’inizio della Genesi si forma la parola torah”.

Gli stessi salti numerici consentono di trovare la parola torah nell’Esodo, nei Numeri e nel Deuteronomio, il secondo, il quarto e il quinto dei libri che, insieme alla Genesi e al Levitico, formano la Torah.
Stimolati dalla scoperta di Wessmandel, i tre matematici israeliani hanno inserito nel computer l’intera Torah, senza spazi e senza punteggiatura, proprio come essa era stata scritta in origine. Dopo aver disposto il testo come un enorme acrostico, hanno cercato, in verticale, in orizzontale e in diagonale, parole composte non solo da lettere adiacenti ma anche, come aveva fatto in precedenza il rabbino, da lettere separate da un numero fisso di posizioni.
 la Torah è costituita infatti da circa 304.805 caratteri e un programma di calcolo, sulla base delle chiavi di lettura immesse, impiega al massimo alcune ore per analizzare e individuare tutte le sequenze ELS, Equidistant Letter Sequences, presenti nel testo.
L’analisi ha fornito i nomi di trentadue rabbini leggendari, tutti vissuti secoli o millenni dopo la stesura del testo sacro. In tutti i casi i nomi erano accompagnati o intersecati dalla data di nascita e di morte di ogni rabbino e dai suoi luoghi di residenza.
Stupiti dal risultato ottenuto, gli scienziati israeliani sono ricorsi a un test di randomizzazione per verificare quanto raramente possano trovare nomi di personaggi famosi abbinati alle loro date di nascita e morte in uno stesso testo e sono giunti al risultato significativo che la probabilità che questo avvenga è di 1 su 62.500, che in termini statistici equivale a 0.
Nel 1995 Michael Drosnin, ateo, abituato dalla sua professione alla scrupolosa ricerca dei fatti, ha letto l’articolo e, rimastone molto colpito, è andato in Israele per conoscere il software messo a punto da Doron Witztum, Yoav Rosenberg ed Eliyahu Rips.
Da questa operazione è nato il suo Codice Genesi: la scoperta più famosa in esso contenuta è che il nome del politico israeliano Yitzhak Rabin è attraversato dalla frase “assassino che verrà assassinato“. Ulteriori ricerche hanno portato Drosnin a individuare un luogo, Tel Aviv; una data, il 1995; e un nome, Amir.
Il 4 novembre 1995 Yitzhak Rabin, durante un comizio politico a Tel Aviv, è stato assassinato da Ygal Amir, un colono ebreo estremista: la scoperta di Drosnin è anteriore all’attentato.
Nonostante ripetute siano state le accuse volte a Michael Drosnin di aver interpretato in eccesso il presunto codice biblico, i fatti dimostrano che un numero considerevole delle sue predizioni si è poi realizzato: fra queste è compresa la predizione della sentenza della Corte Suprema degli Stati Uniti contro Al Gore in favore di George W. Bush che fu giudicato vincitore dalla Corte Suprema, a scapito dell’avversario, nelle elezioni presidenziali, l’11 dicembre del 2000.
Tornando all’argomento che è al centro della nostra ricerca, forti delle altre previsioni avveratesi, apprendiamo da il Codice Genesi che delle comete colpiranno la Terra nel 2012: Drosnin ha individuato appunto la data 5772 del calendario ebraico, che abbiamo visto corrispondere al nostro 2012, associata alle parole

“Terra annientata. Verrà frantumata, distrutta, io la farò a pezzi”.

Egitto: la Profezia del Libro dei Morti – Il sud e l’est

“Calcolando e tenendo in debito conto i giorni e le ore propizie delle stelle di Orione e delle Dodici Divinità che le reggono, ecco che esse congiungono le mani palmo a palmo ma la sesta fra esse pende sull’orlo dell’abisso nell’ora della disfatta del demonio”.

Questa enigmatica frase, che fa parte del Libro dei Morti, è incisa su un blocco di bronzo trovato ai piedi della statua del dio Osiride nella città di Khemenu, in Egitto; risale al 2700 a.C.
Il Libro dei Morti è una raccolta di formule religiose che gli egiziani ritenevano sarebbero servite al defunto durante il viaggio nell’aldilà per fornire a Osiride una testimonianza della propria condotta in vita.
L’iscrizione citata parla di Dodici Divinità e dice che “la sesta fra esse pende sull’orlo dell’abisso“: un messaggio per le popolazioni future e quindi anche per noi.
Proviamo a comprendere che cosa vogliano comunicarci queste parole, così apparentemente imperscrutabili. Per farlo, cominciamo dalla cosa più semplice, le Dodici Divinità.
Facciamo un passo indietro: gli antichi sacerdoti egizi, osservando le stelle e rendendosi conto che esse non appaiono fisse ai terrestri, hanno adottato le 12 costellazioni dello zodiaco e il loro lento scorrere come strumento di misurazione del tempo, hanno cioè utilizzato i 12 segni che lo compongono come le ore di un gigantesco orologio. Un gigantesco orologio che permetteva di calcolare il grande ciclo del tempo universale.
Le loro conoscenze astronomiche si sono spinte talmente avanti che sono arrivati a determinare che l’equinozio di primavera, per il fenomeno della precessione degli equinozi di cui abbiamo già parlato, passa da un segno zodiacale a quello precedente in circa 2160 anni e che il giro completo dello zodiaco si compie quindi in 25.920 anni.
Questo Grande Anno di 25.920 anni era come un orologio universale che permetteva la misurazione del tempo cosmico.

Ma i grandi astronomi egizi non si sono fermati qui: continuando a studiare le stelle, i pianeti e l’universo hanno capito che i periodi corrispondenti ai 12 segni, quindi alle 12 frazioni del grande orologio, portavano sulla Terra qualità diverse; hanno costatato cioè che la qualità del tempo cambiava ogni 2160 anni.
La loro analisi li ha spinti poi a un ulteriore livello conoscitivo: la scoperta che i quattro quadranti del grande orologio zodiacale, corrispondenti ai segni fissi dell’Acquario, del Toro, del Leone e dello Scorpione, hanno la forza di portare cambiamenti ancora più significativi sulla Terra.
l’ingresso in ognuno di questi segni corrisponde a eventi di grande portata.

Circa 6500 anni fa il nostro pianeta è entrato nel segno del Toro: contemporaneamente l’umanità ha iniziato a costruire villaggi protetti da cinte murarie, allevare animali, coltivare la terra, sviluppare armi e creare città-stato organizzate in diverse tipologie di governo.
Circa 13.000 anni fa, con l’entrata della Terra nel segno del Leone, si sono verificati enormi cambiamenti climatici culminati nella fine di una glaciazione che aveva portato all’estinzione di molte specie animali tra cui i mammut e la tigre dai denti a sciabola, e di alcune specie arboree di grandi dimensioni.
Se ci spostiamo indietro di altri 13.000 anni, ritroviamo la Terra sotto il segno dell’Acquario e scopriamo che nel periodo dominato da questa costellazione sul nostro pianeta è apparso l’uomo di Cromagnon, un’antica varietà dell’essere umano moderno.
Attualmente noi vediamo il Sole sorgere all’alba dell’equinozio di primavera proiettato verso la costellazione dei Pesci: la prossima costellazione su cui sorgerà, sarà proprio quella dell’Acquario, su cui l’ultima volta il Sole è sorto 26.000 anni fa.

Dobbiamo ora tornare alla misteriosa iscrizione del Libro dei Morti: “Calcolando e tenendo in debito conto i giorni e le ore propizie delle stelle di Orione e delle Dodici Divinità che le reggono, ecco che esse congiungono le mani palmo a palmo ma la sesta fra esse pende sull’orlo dell’abisso nell’ora della disfatta del demonio“. La frase comincia a essere un po’ meno oscura…
Le Dodici Divinità ci appaiono ora chiaramente come la raffigurazione metaforica dei dodici segni zodiacali. Dice l’iscrizione “che essere congiungono le mani palmo a palmo“, allegorica immagine che descrive il passaggio da un segno zodiacale a quello precedente, passaggio che avviene nell’equinozio di primavera ogni 2160 anni.
La sesta che pende sull’orlo dell’abisso” sarebbe quindi la nostra epoca… Un’epoca che potrebbe chiudersi proprio nel 2012.
Se questa interpretazione fosse corretta, allora la profezia annunciata dal Libro dei Morti si troverebbe a coincidere perfettamente con la profezia che è stata annunciata per la fine del Lungo Computo maya. E, coincidendo con essa, ne confermerebbe il valore.

La profezia dei tredici teschi di cristallo

Quando i tredici teschi di cristallo saranno ritrovati e riuniti, inizierà un nuovo ciclo per il genere umano, un ciclo di grande conoscenza ed elevazione“: questa la leggenda che, attraverso una tradizione orale, dai Maya è giunta fino a noi.
Tredici sono i teschi di cristallo, come tredici sono i baktun del Lungo Computo.
Ma la leggenda maya ci avverte: il nuovo ciclo avrà inizio quando gli uomini saranno sufficientemente evoluti e integri moralmente, pronti a ricevere la formula per salvarsi. Una formula potente, che proprio nei tredici teschi sarebbe contenuta.
Il sacerdote maya Carlos Barrios spiega l’essenza di questi oggetti misteriosi:

“I teschi sono come dei geni, una specie di megacomputer che contiene tutta l’informazione riguardante lo sviluppo tecnologico raggiunto da una razza che ci ha preceduto. Ogni teschio possiede una conoscenza, una parte di quella straordinaria tecnologia e la capacità di vedere nel futuro. Tutto è depositato all’interno di questi teschi, tutta la conoscenza ancestrale. Ci sarà un giorno, e speriamo che giunga prima della fine di questo ciclo che è stato profetizzato, in cui i saggi si riuniranno intorno a un lago. Giungeranno anche tutti i guardiani, i custodi di questi teschi, e un uomo, un uomo che possiede dei poteri, attraverserà il lago camminando; ed estrarrà la testa maestra che si trova all’interno di una caverna, dietro una cascata. Una volta estratta questa testa, si celebreranno delle cerimonie. Il nostro è quindi un momento di attesa. Sarebbe auspicabile che i teschi venissero riuniti prima della fine di questa epoca, cioè prima del 21 dicembre del 2012. Perché? Perché se riuscissimo a riunire tutti i teschi l’impatto sull’ambiente e le conseguenze della contaminazione potranno essere ridotte al minimo”.

I 13 teschi di cristallo conterrebbero informazioni circa l’origine e il destino della razza umana. E potrebbero essere la chiave di volta.
Torna un’idea che abbiamo già incontrato: quella di una grande razza che ci ha preceduto. E torna il 21 dicembre del 2012.
A partire dal XIX secolo i teschi di cristallo cominciano a riemergere, uno a uno, dai luoghi che per secoli li hanno nascosti.
E tutte le persone che da allora vi si sono trovate davanti giurano che in loro presenza accadono fenomeni inspiegabili.

Le visioni remote dei Monaci tibetani e il 2012

Per migliaia di anni la visione remota,così come altre attività spirituali, ha caratterizzato la cultura tibetana. Quello che alcuni turisti indiani hanno appreso nei monasteri tibetani sotto l’attuale dominio cinese è estremamente allarmante e affascinante allo stesso tempo.

Secondo questi turisti, i visionari remoti dei monasteri tibetani vedono i poteri mondiali in corso di autodistruzione. Ma vedono anche che il mondo non verrà distrutto.
Da adesso fino al 2012 i super poteri del mondo continueranno ad essere impegnati nelle guerre. Il terrorismo e la guerra segreta saranno il problema principale. Intorno al 2010 i poteri mondiali minacceranno di distruggersi reciprocamente. Tra il 2010 e il 2012 tutto il mondo si polarizzerà e si preparerà per il giorno delle ultime condanne. Verranno attuate, con poco successo, dure manovre politiche e negoziati. Nel 2012 il mondo inizierà a sprofondare in una guerra nucleare totale e distruttiva. Allora avverrà qualcosa di eclatante,dicono i monaci buddisti.  Interverranno poteri divini soprannaturali,
perchè il  mondo non è destinato ad autodistruggersi.             
In India e Cina  sono aumentati gli avvistamenti di ufo. Recentemente le attività degli UFO hanno interessato soprattutto paesi che hanno sviluppato capacità nucleari proprie.

Quando è stato chiesto ai  monaci tibetani se questi extraterrestri si mostreranno nel 2012, la risposta  è stata questa:  “Loro si riveleranno in modo che nessuno di noi si spaventi. Lo faranno soltanto se sarà necessario”.
Riguardo ai  recenti avvistamenti di UFO in India e Cina, essi hanno sorriso e hanno detto che i poteri divini tengono tutti sotto osservazione, gli  extraterrestri osservano ogni passo del nostro cammino e salveranno il mondo dall’autodistruzione. L’umanità non può e non le sarà permesso di alterare il futuro nella maniera che si è prefissa.
Ogni essere umano, attraverso le proprie azioni compiute nella  vita attuale
, chiamate karma, può alterare le vite future, ma la volontà divina porrà un limite all’estremo del libero arbitrio.
I monaci hanno riferito anche che dopo il 2012 la nostra attuale civiltà comprenderà che la frontiera finale della scienza e della tecnologia si trova nella sfera della spiritualità e non della fisica, né in quella chimica materiale.
Dopo il 2012 le tecnologie prenderanno una piega diversa. La gente acquisirà l’essenza della spiritualità, la relazione tra corpo e Anima, la reincarnazione e il fatto che siamo collegati l’uno con l’altro e che tutti siamo parte di Dio.
Secondo i visionari remoti, la nostra Madre Terra è benedetta e viene salvata quotidianamente da ogni tipo di pericoli dei quali nemmeno noi siamo coscienti. Con il progresso della nostra tecnologia ci renderemo conto di come siamo stati salvati da forze esterne, siamo destinati ad incontrare gli extraterrestri e ad interagire con loro.

Il 21 dicembre 2012 solo un Film o sarà la nostra fine?

Scritto da MASSIMILIANO PISCOPO

La locandina del film 2012

2012, PUNTATA 3 – GLI EGIZI E I MAYA

La Rochelle fu uno dei più grandi porti Europei sull’Atlantico. Attorno questo porto, nato da un piccolo villaggio di pescatori, si nasconde un grande mistero Templare; sette grandi strade medievali partono dal porto e raggiungono tutta la Francia e una doppia cerchia di commanderie molto vicine tra loro lo circondano a difesa e controllo. Casualità? In realtà è probabile che i templari conoscessero tre secoli prima di Colombo la rotta per le Americhe e per lo Yucatan Messicano ricco di miniere di argento. Quello che tra i Maya dello Yucatan nel XII secolo fu considerato Il Dio Kukulkan (per gli Aztechi Quetzalcoalt,) l’uomo bianco con occhi azzurri e barba, altri non era che un Cavaliere Templare, in cerca di fonti di sostentamento e ricchezza per l’ordine; infatti mentre nell’Alto Medioevo le monete circolanti erano d’oro e bronzo, alla fine del XIV secolo la moneta d’argento, le blanc, è moneta corrente in tutta Europa.   

La civiltà maya è un’anomalia nella visione tradizionale della storia e della cultura. Le testimonianze archeologiche indicano che i primi Maya apparvero “all’improvviso” circa un millennio e mezzo fa in remote aree della penisola dello Yucatàn, nell’attuale Messico, in Guatemala e in alcune regioni degli attuali Honduras e Belize. Ciò che distingue i Maya da altre civiltà contemporanee è che sembrano essere apparsi con una tecnologia già evoluta, invece di avere sviluppato la loro tecnologia nel corso del tempo
Nei suoi studi su questo popolo misterioso, Charles Gallenkamp riassume così questo enigma:

“Nessuno è mai riuscito a stabilire in modo soddisfacente dove o quando la civiltà maya ebbe origine, né come abbia potuto evolversi in un ambiente tanto ostile alla presenza umana”.

Passando a descrivere quanto poco sappiamo di questa antica civiltà, fa notare che “le cause che portarono all’improvviso abbandono delle loro grandi città durante il IX secolo d.C., uno dei misteri più sconcertanti della storia, sono ancora avvolte nelle congetture”.

Ancora oggi, per calcolare il tempo locale e quello cosmico, gli attuali Maya usano un sistema che, come sottolinea Michael D. “non ha saltato un giorno in oltre 25 secoli”. Oltre a calcolare l’anno solare e i cicli lunari, questo calendario antico di 5.000 anni indica qualcosa di davvero sorprendente: l’allineamento del nostro sistema solare (il Sole e i suoi pianeti) con il centro della nostra galassia, evento che non si verificherà più per altri 26.000 anni.
La chiave di questo “calcolatore cosmico” maya era un periodo di 260 giorni, chiamato tzolkin o “calendario sacro“, sovrapposto a un altro calendario di 365 giorni chiamato “anno vago“. I Maya rappresentavano questi due cicli temporali mediante due ruote dentate: la più piccola girava attorno alla più grande fino al raro momento in cui un giorno del calendario sacro corrispondeva allo stesso giorno dell’anno vago. Questo raro e potente momento segna la fine di un ciclo di 52 anni che fa parte di un ciclo temporale più ampio chiamato il “Grande Ciclo“. Secondo questo meccanismo, e secondo la tradizione degli stessi sacerdoti maya, l’ultimo Grande Ciclo è iniziato nell’agosto del 3114 avanti Cristo (epoca corrispondente ai primi geroglifici egizi) e terminerà tra breve, nel 2012 dopo Cristo. Più precisamente il 21 dicembre 2012, quando il Sole sarà allineato all’equatore della Via Lattea.
José Arguelles, studioso di cosmologia maya, suggerisce che i primi anni del nuovo millennio facciano parte di un sotto-ciclo iniziato nel 1992 con l’emersione di quelle che chiama “tecnologie non-materialistiche ed ecologicamente armoniche,  complementari alla nuova società mediarchica dell’informazione decentralizzata”.

Un articolo del 1 marzo 2005 di una rivista on-line indiana descrive lo scenario elaborato dallo Hyderabad Computer Model sulla coincidenza tra la fine del calendario e l’inversione dei poli magnetici. L’agghiacciante titolo dice: “Modelli informatici prevedono inversione dei poli magnetici della Terra e la possibilità che il Sole metta fine all’umanità nel 2012“.

Per gli antichi Egizi Iside rappresentava il centro della galassia, nell’aspetto divino di madre della creazione. Essa era la prima materia, l’utero nascosto di tutto ciò che esiste. Incarnava la sorgente dei raggi cosmici, della polvere interstellare e di altri elementi rari che la scienza ha scoperto solo in tempi storici recenti scaturire dal centro del galassia.
Uno dei segreti dell’antico Egitto è infatti la conoscenza di un Sole segreto al centro dell’universo. Nel linguaggio alchemico, il centro della galassia è anche chiamato il Sole nero. E’ il Sole segreto che incarna l’eterno femminino, la soror mystica.
Il figlio di Iside e di Osiride è Horus che simboleggia il Sole che splende nel cielo. Attraverso questa metafora, il mito egizio ci dice che Iside, il centro della galassia, ha dato la vita al nostro Sole, proprio come ha dato vita a tutto ciò che esiste.
E questo non può non ricordarci l’Hunab Ku maya.

Nel 2004, nel libro Beyond the Big Bang, l’astrofisico Paul A. Laviolette ha esaminato i dati raccolti dalla NASA, dal telescopio orbitante Hubble e da centinaia di altre fonti, e ha elaborato una nuova teoria sulla nascita del nostro Sole e dell’universo. Secondo Laviolette il centro della nostra grande galassia sarebbe una spirale che entra periodicamente in attività attraverso delle esplosioni, e nel periodo di attività esplosiva irradierebbe una continua trasmissione di raggi gamma, impulsi elettromagnetici, polvere interstellare e altri elementi. In sostanza la scienza si starebbe avviando a confermare che tutto ciò che compone la nostra galassia, sarebbe il prodotto di queste forze che si sprigionano dal centro.
Una conclusione che i miti di Iside e Hunab Ku incarnano perfettamente.
Già nel 1992, la sonda della NASA Ulysses ha rilevato che la maggior parte dell’energia presente nello spazio si origina da questa sorgente a spirale che è nel centro.
Laviolette ha calcolato che l’ultimo periodo di attività della nostra galassia risalirebbe a 13.000 anni fa e che l’esplosione sarebbe durata circa 1000 anni.
Proviamo a immaginare cosa avremmo visto se fossimo stati lì nel momento in cui il centro del nostro universo scoppiava: tutti i raggi di luce che da esso si sprigionavano forse ci avrebbero fatto associare il centro dell’universo a un enorme utero.
Lo spettacolo di un utero galattico che per un migliaio di anni ha illuminato il cielo notturno potrebbe benissimo essere stato all’origine del mito di Iside, la Grande Madre, l’utero gravido che dà la vita a milioni di Horus, le stelle splendenti nel cielo. Ma Laviolette ci dice che tutto questo sarebbe accaduto 13.000 anni fa e le piramidi di Giza e la Sfinge sono la rappresentazione sulla terra della cintura di orione e della costellazione del leone come erano 13.000 anni fa e al termine dell’intensissimo momento luminoso, quando il centro galattico è tornato allo stato quiescente, Iside si è trasformata nella nera dea velata, nascosta per secoli, nell’attesa di svelarsi nuovamente. Quando?

Forse quando, nel giorno del solstizio d’inverno del 2012, la Terra e il Sole saranno allineati con il centro della galassia, con Iside.

I Maya hanno tramandato che, insieme al cambiamento di coscienza, il 2012 preannuncerà l’emersione dell’energia della dea.
La storia di Iside, Osiride e Horus molti secoli dopo si ripropone sorprendentemente per i cristiani nella Vergine Maria che dà alla luce un bambino, il salvatore dell’umanità, colui che illumina tutti gli uomini liberandoli dal buio del peccato e dell’oppressione, il mito della Grande Madre che genera il Sole risorge in epoca moderna.

Ma gli insegnamenti dell’antico Egitto, patria di nascita dell’alchimia, avrebbero avuto una forza ancora maggiore: il simbolo della Grande Dea Iside si sarebbe diffuso in tutta Europa, assumendo la forma della madonna nera, una rappresentazione della Vergine Maria e del suo santo bambino con il volto scuro che si ritrova in molte nazioni.
Spesso le madonne nere sono state ricavate da rocce vulcaniche eruttate dalla profondità della terra, nascendo così dalla stessa materia primordiale di cui è costituito il nostro pianeta: esse simboleggerebbero quindi, nel materiale stesso di cui son fatte, la sostanza originaria su cui si innestano tutte le trasmutazioni alchemiche. Il bambino Gesù che esse tengono in braccio raffigurerebbe, secondo alcune letture, Horus, il figlio di Iside e Osiride.

Ma continuiamo con i nostri accostamenti: tanto Iside che la Vergine Maria, come le divinità femminili e il femminile stesso, sono associate alla Luna. Partendo da ciò, molte scuole alchemiche europee hanno adottato il calendario lunare di 13 mesi. Questo calendario ha creato un tredicesimo segno zodiacale, Ophiuchus, il Serpentario. Situata in perfetta corrispondenza con il centro galattico, tra lo Scorpione e il Sagittario, la costellazione di Ophiuchus era il segno segreto degli alchimisti. Questo tredicesimo segno zodiacale è scomparso con l’avvento del calendario solare romano di 12 mesi, che ha rapidamente sostituito l’antico calendario lunare e galattico, scandendo il tempo dell’epoca moderna.
A questo punto dobbiamo ricordare che lo Tzolkin, il calendario sacro dei Maya, era proprio un calendario lunare, così come lo era il calendario di molte scuole alchemiche europee.
E dopo questo avvincente racconto, è bene raccogliere i dati che straordinariamente si intersecano: quando l’orizzonte del nostro cielo lascerà la costellazione dei Pesci per entrare in quella dell’Acquario, e cioè molto probabilmente nel 2012, il mondo sarà in bilico; quel giorno la Terra e il Sole saranno allineati con il centro della galassia, da cui la vita stessa proviene; questo centro per gli antichi Egizi è incarnato da una divinità femminile, Iside; verso il femminile, secondo la profezia maya, dovremo rivolgerci per compiere il salto evolutivo al quale siamo chiamati e che l’era dell’Acquario, per sua stessa natura, favorirà.

Carlos Barrios è un antropologo, autore del libro, “Kam Wuj: El Libro Del Destino”, che ha avuto un enorme successo.

Barrios abita Huehuetenango, dimora dei Maya, la tribù di Mam. Con altri Maya ed altri depositari di tradizione, i Mam trasferiscono parte delle tradizioni maya, vengono considerati  custodi del tempo, autorità in merito a ragguardevoli calendari antichi.
Dopo aver studiato per 25 anni con gli “anziani della tradizione”, è anche diventato un Ajq’ij della tradizione Maya: un prete cerimoniere e guida spirituale, del Clan dell’Aquila.   

“Gli antropologi visitano i luoghi dei templi,” -dice Mr. Barrios- ” e leggono le iscrizioni e inventano storie sui Maya, ma non leggono i segni correttamente. E’ solo la loro immaginazione. Altri scrivono una profezia in nome dei Maya. Dicono che il mondo finirà nel dicembre 2012 . Per questo gli “anziani” Maya sono arrabbiati. Il mondo non finirà, ma sarà trasformato”. Gli indigeni hanno i calendari e loro sanno come interpretarli accuratamente, non gli altri. La comprensione del tempo dei calendari Maya, la comprensione delle stagioni e dei cicli ha dimostrato in sè di essere vasta e sofisticata. I Maya comprendono 17 diversi calendari, alcuni di loro rappresentano il tempo in modo accurato per un lasso di tempo che va oltre 10 milioni di anni. Il calendario che dal 1987 sta attirando globalmente e costantemente attenzione, viene chiamato Tzolk’in o Cholq’ij. Progettato epoche fa e basato sui cicli delle Pleiadi è tutt’ora considerato sacro. 

 i “custodi del giorno” che studiano i calendari, identificarono un giorno importante nell’anno One Reed (Giunco Uno), Ce Acatal, come era chiamato dai Messicani.   Quello fu il giorno in cui si profetizzò che sarebbe ritornato un antenato importante e che sarebbe venuto come una “farfalla”. Nel calendario occidentale, quella data corrisponde alla domenica di Pasqua del 21 aprile 1519, giorno in cui Hernan Cortéz e la sua flotta di 11 galeoni spagnoli, arrivò dall’est a Vera Cruz, in Mexico.
Quando le navi spagnole arrivarono a riva, i nativi stavano attendendo ed osservando per vedere come sarebbe andata. Le vele ondeggianti delle navi, effettivamente ricordano l’agitarsi delle farfalle a pelo d’acqua. In questo modo ebbe inizio una nuova era, un’era che avevano anticipato con i loro calendari   I Maya chiamarono la nuova era i 9 Bolomtikus, o i 9 Inferni di 52 anni ciascuno. Mentre il nuovo ciclo si apriva, i nativi furono privati di libertà e territori. Dominarono malattia e mancanza di rispetto. Ciò che iniziò con l’arrivo di Cortez, durò fino al 16 agosto 1987una data che molti ricordano come “Convergenza Armonica”.
Milioni di persone trassero vantaggio da quella data per fare cerimonie in luoghi sacri, pregando per una dolce transizione ad una nuova era, il Mondo del 5° Sole. Dal 1987 ad ora, dice Mr. Barrios, siamo in un tempo in cui il braccio destro del mondo materialistico sta scomparendo, lentamente ma inesorabilmente. Siamo alla cuspide dell’era in cui la pace inizia e le persone vivono in armonia con la Madre Terra.

Non siamo più nel mondo del 4° Sole, ma nemmeno già in quello del 5° Sole. Questo è il tempo di mezzo, il tempo della transizione e mentre la attraversiamo c’è una convergenza colossale e globale di distruzione ambientale, di caos sociale, di guerra e di costanti cambiamenti della Terra.
Egli dice che i Custodi Maya del Tempo vedono il 21 Dicembre 2012 come una rinascita, l’inizio del mondo del 5° Sole. Sarà l’inizio di una nuova era che deriverà dal fatto che il meridiano del sole attraverserà l’equatore galattico e la Terra si allineerà con il centro della galassia.   All’alba del 21 Dicembre 2012, per la prima volta in 26.000 anni, il Sole sorgerà per congiungersi all’intersecazione con la Via Lattea e il piano dell’ellittica Questa croce cosmica è considerate l’impersonificazione dell’Albero Sacro, l’Albero della Vita: un albero ricordato in tutte le tradizioni spirituali del mondo.   Alcuni osservatori dicono che questo allineamento con il cuore della galassia, nel 2012, aprirà un canale di energia cosmica, perché possa fluire sulla terra, pulendola e purificando tutti coloro che vi abitano sopra, elevando tutto ad un livello superiore di vibrazione. Se le persone della Terra potranno arrivare a questo 2012 in buona forma, senza avere distrutto troppo della Terra – dice Mr.Barrios – ci eleveremo ad un nuovo livello. Ma per arrivarci, dobbiamo trasformare enormi e potenti forze che cercano di bloccare la via.

 La data specificata nel calendario del solstizio invernale del 2012, non segna la fine del mondo. Molte persone esterne scrivendo del calendario Maya creano sensazionalismi su questa data, ma loro non sanno. Coloro che sanno sono gli “anziani” indigeni a cui è affidata, come custodi, la tradizione   “L’umanità continuerà,” prosegue, “ma in un modo diverso. La struttura materiale cambierà e a questo avremo la possibilità di essere più umani.Stiamo vivendo nell’era più importante dei calendari e delle profezie Maya. Tutte le profezie sul mondo, tutte le tradizioni stanno ora convergendo.
L’economia ora è come una commedia: i primi 5 anni di tensione, dall’agosto 1987 all’agosto 1992, furono l’inizio della distruzione del mondo materiale. In questa fase, ci siamo inoltrati per altri 10 anni ancora più in profondità e molte delle cosiddette “fonti di stabilità finanziaria” sono ora effettivamente vacillanti. Le banche sono deboli. Potrebbero globalmente crollare se non facciamo attenzione.   Se le banche crollano allora saremo costretti ad affidarci alla terra e alle nostre abilità. Il sistema monetario sarà nel caos e dobbiamo fare affidamento sulla nostra diretta relazione con la Terra per trovare riparo e cibo.
I poli nord e sud si stanno rompendo. Il livello dell’acqua negli oceani dovrà salire. Ma allo stesso tempo salirà anche della terra dall’oceano, soprattutto vicino a Cuba. Una chiamata alla fusione.
Nell’incontro con il pubblico a Santa Fe, Mr. Barrios racconta una storia sulle cerimonie del più recente capodanno Maya in Guatemala. Dice che un anziano e rispettabile Mam, che vive tutto l’anno in una grotta solitaria in montagna, ha fatto un viaggio a Chichicastenango per parlare con la gente durante la cerimonia.   L’anziano lasciò un messaggio molto semplice e diretto: chiese agli esseri umani di riunirsi in supporto alla luce e alla vita. L’anziano delle montagne disse che c’è speranza se le persone della luce si potranno riunire ed unire in qualche forma.
Riflettendo su questo, Mr.Barrios ha spiegato: “viviamo in un mondo di polarità: notte e giorno, uomo e donna, positivo e negativo. Luce e oscurità hanno bisogno l’uno dell’altra. Sono un equilibrio.”
“Proprio ora il lato oscuro è molto forte e sono molto in chiaro su cosa vogliono. Stanno lavorando in molti modi cosi da renderci incapaci di collegarci con la spirale del 5° mondo, nel 2012”
“Dal lato della luce, ognuno pensa di essere il più importante, pensa che la propria comprensione o quella del proprio gruppo siano la chiave. C’è una diversità di opinioni e di culture, quindi c’è confusione e competizione ma non una focalizzazione.
Per come la vede Mr Barrios, il lato oscuro lavora per bloccare la fusione attraverso il materialismo e il rifiuto. Lavora anche per distruggere coloro che stanno lavorando con la luce per portare la Terra ad un più alto livello. Amano l’energia del vecchio 4° Mondo che è in declino: il materialismo.  
Il potere oscuro del 4° Mondo in declino non può essere distrutto o sopraffatto. E’ troppo forte e in chiaro, questa è la strategia sbagliata. L’oscurità può solo essere trasformata una volta che è messa a confronto con la semplicità e l’apertura del cuore. Questo è quello che porta alla fusione: un concetto chiave per il Mondo del 5° Sole.
Mr. Barrios ha detto che l’era emergente del 5° Sole farà porre attenzione su un elemento troppo poco considerato. Mentre i quattro elementi tradizionali: la terra, l’aria, il fuoco e l’acqua, hanno dominato varie epoche nel passato, ci sarà un quinto elemento che verrà considerato nel tempo del 5° Sole: l’etere.   Il dizionario definisce l’etere come un elemento rarefatto dei Cieli. L’etere è un medium, un mezzo: permea tutto lo spazio e trasmette onde di energia in un’ampia gamma di frequenze, dai cellulari alle auree umane. Ciò che è “eterico” viene messo in relazione alle regioni oltre la terra: i Cieli.
Mr Barrios. “Non più oscurità o luce nelle persone, ma una fusione elevata.
Tuttavia ora il regno della oscurità non ha interesse in questo. Cercano di squilibrare la terra e il suo ambiente per non renderci preparati per l’allineamento del 2012.   Abbiamo bisogno di lavorare insieme per la pace e per l’equilibrio con l’altro lato. Abbiamo bisogno di prenderci cura della Terra che ci nutre e ci protegge. Dobbiamo metterci tutta la nostra mente e il nostro cuore, per ottenere questa fusione ora, per confrontarci con l’altro lato e preservare la vita. “Essere pronti per questo momento nella storia”, ha detto Barrios. “Non possiamo più giocare. Il nostro pianeta può essere rinnovato o devastato. Ora è tempo di risvegliarsi e agire.”

 

Scritto da MASSIMILIANO PISCOPO

Gli egizi, grande mistero legato ai Maya

RICORDO DEL GRANDE TORINO

Il 4 maggio 1949 avvenne la TRAGEDIA DI SUPERGA, una strage aerea dove morì l’intera squadra di calcio che dalla maggior parte degli addetti ai lavori è considerata la più forte di tutti i tempi: il Torino.

L’aereo della compagnia ALI si schiantò alle 17:03 sul muro posteriore della basilica di Superga, che sorge sulle colline torinesi. L’incidente fu provocato da una nebbia fitta, tipica del luogo.

L’aereo tornava da Lisbona, dove accompagnò la squadra a giocare l’amichevole celebrativa dell’addio al calcio di Josè Ferreira, Benfica-Torino.
I granata vinsero cinque campionati consecutivi, dominando in ogni fronte. Quello del 1942-’43 arrivava dopo anni di dominio romano e bolognese, e fu vinto al fotofinish contro il Livorno; dopo l’interruzione per cause belliche, nel 1945-’46 il Torino tornò a dominare la scena calcistica italiana, lasciandosi dietro la grande Juventus.
Nel 1947 il Torino si lasciò dietro la Juventus di ben dieci punti, allargando il divario a quattordici punti l’anno dopo.
Il 6 maggio 1949 il Torino fu dichiarato Campione d’Italia a Tavolino.

Non ci fu alcun superstite alla tragedia. I defunti furono:

  1. VALERIO BACIGALUPO, 25 anni, ex portiere del Genoa, titolare in nazionale. Oggi è intitolato a lui lo stadio di Savona;

  2. ALDO BALLARIN, 27 anni, ex terzino destro della Triestina e del Venezia, titolare in nazionale. Oggi sono intitolati a lui gli stadi di Chioggia e San Benedetto del Tronto;

  3. DINO BALLARIN, 24 anni, terzo portiere della squadra. Fu portata a Lisbona al posto del secondo portiere Renato Gandolfi, ancora vivente;

  4. EMILE BONGIORNI, 28 anni, attaccante francese, titolare della nazionale transalpina;

  5. EUSEBIO CASTIGLIANO, 28 anni, ex mediano dello Spezia e del Pro Vercelli, titolare della nazionale. A lui sono dedicate svariate squadre di calcio;

  6. RUBENS FADINI, 22 anni, centrocampista. A lui è dedicato lo stadio di Giulianova;

  7. GUGLIELMO GABETTO, 33 anni, ex attaccante della Juventus, nel giro della nazionale;

  8. RUGGERO GRAVA, 27 anni, francese, ex attaccante del Bordeaux;

    Valentino Mazzola ed Ezio Loik, in un incontro con la nazionale.

  9. GIUSEPPE GREZAR, 32 anni, ex mediano della Triestina, titolare in nazionale. A lui è dedicato lo stadio di Trieste;

  10. EZIO LOIK, 30 anni, ex mezzala destra del Milan e del Venezia, titolare in nazionale e uno dei più forti giocatori di tutti i tempi;

  11. VIRGILIO MAROSO, 24 anni, ex terzino dell’Alessandria, titolare in nazionale. A lui sono dedicati lo stadio di Marostica e alcune squadre di calcio;

  12. DANILO MARTELLI, 26 anni, ex mediano del Brescia, a cui sono dedicate alcune squadre di calcio e lo stadio di Mantova;

  13. VALENTINO MAZZOLA, 30 anni, ex mezzala del Venezia, capitano della nazionale, padre di Sandro Mazzola. E’ considerato uno dei più forti giocatori di ogni tempo;

  14. ROMEO MENTI, 30 anni, ex ala destra della Fiorentina, del Milan e del Vicenza, titolare in nazionale. A lui sono dedicate alcune squadre di calcio, e gli stadi di Vicenza, Castellamare di Stabia e Montichiari;

  15. PIERO OPERTO, 23 anni, terzino sinistro;

  16. FRANCO OSSOLA, 28 anni, attaccante. A lui è dedicato lo stadio di Varese;

  17. MARIO RIGAMONTI, 28 anni, titolare in nazionale. A lui è dedicato lo stadio di Brescia;

  18. JULIUS SCHIBERT, 28 anni, mezzala cecoslovacco, titolare nella nazionale danubiana;

  19. ERNEST ERBSTEIN, 51 anni, allenatore ungherese della squadra, ex allenatore di Bari, Nocerina e Cagliari;

  20. LESLIE LIEVESLEY, 38 anni, ex giocatore del Manchester United, ex C.T. della nazionale olandese, e allenatore in seconda del Torino;

  21. ANDREA BONAIUTI, organizzatore e team manager;

    I rottami della Tragedia di Superga

  22. IPPOLITO CIVARELLI, dirigente;

  23. ARNALDO AGNISETTA, dirigente;

  24. OSVALDO CORTINA, massaggiatore;

  25. RENATO TOSATTI, giornalista, padre di Giorgio Tosatti;

  26. LUIGI CAVALLERO, giornalista;

  27. RENATO CASALBORE, giornalista e fondatore di Tuttosport;

  28. PIERLUIGI MORONI, equipaggio;

  29. CELESTE D’INCA, equipaggio;

  30. CESARE BIANCARDI, equipaggio;

  31. ANTONIO PANGRAZI, equipaggio.

Si salvarono alla tragedia SAURO TOMA’, grande terzino spezzino, che non partì con la squadra perchè aveva postumi di una lesione al menisco, RENATO GANDOLFI, portiere di riserva a cui fu preferito Ballarin, NICCOLO’ CAROSIO, il radiocronista che non andò perchè bloccato dalla cresima del figlio e VITTORIO POZZO, ex ct della nazionale italiana, che lasciò il posto a Luigi Cavallero.

L'intera squadra del Grande Torino